Libri e storie di bambini che sperimentano l’indipendenza

Oggi vi racconto una storia, una storia che parla di ricerca di indipendenza.

I primi di gennaio abbiamo fatto una gita di famiglia a Cambridge. La chiamo gita perché vacanza è quella cosa in cui ti riposi. Con due bimbi al seguito, uno dei quali di quasi un anno, non ci siamo molto riposati.

Ma è stato molto bello viaggiare tutti assieme. Scoprire una città nuova. Esplorarla.

La casa che avevamo scelto con airbnb, era una tipica casa inglese su tre livelli, molto bella, spaziosa e completa di tutti i comfort, compreso Sky sulle due tv della casa. Una al piano terra nel soggiorno, una nella camera da letto all’ultimo piano.

Mio figlio maggiore, fu subito entusiasta della scelta della casa. Decise immediatamente che la camera in alto con la tv sarebbe stata la sua stanzetta. Noi avremmo dormito al primo piano.Continua a leggere…

Fuoco amico.

Succedono cose nella vita. Semplicemente succedono.

Ti tolgono fiato, ti tolgono la felicità, il sorriso, anche la voglia di affogare i dispiaceri nella Nutella.

Le cose succedono. Succedono e non puoi farci niente. Le pugnalate arrivano quando meno te lo aspetti.

Cerchi una mano che ti aiuti e arrivano loro, le pugnalate.

Frecce avvelenate dritte al cuore.

Fuoco amico che colpisce, ferisce, abbatte.

Le cose succedono, non succedono per caso, ma succedono.

E io apro le braccia, senza alcuna difesa e le accolgo.

Accolgo le pugnalate, gli spari, le frecce dritte al mio cuore.

Io apro le braccia. Le accolgo. Non fuggo.

Sono qui. Le cose succedono. Non pensavi, ma succedono.

Eccomi.

Colpitemi, colpiscimi.

Mostrarmi fragile è la cosa più saggia che io possa fare.

Attraversare a viso aperto questo calvario l’unica e possibile via.

Sono qui, ce la faccio, ce la farò.

Colpisci.

Armata solo della mia ironia. Ti aspetto. Voglio abbracciati.

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Piccoli aggiornamenti e sezione Sale/Sconti.

Oggi vi scrivo un post al volo, senza pensarci più di tanto, perché ho un problema e sono qui per raccontarvelo.

Sto facendo fatica a scrivere, cosa che prima facevo in maniere fluida. Non sono mai stata una persona prolissa, ma riuscivo con una certa facilità a mettere una parola dopo l’altra. Adesso no. E sono convinta che sia un problema di mancato esercizio. Sto facendo fatica a stare dietro a questo blog. Vorrei parlarvi di mille cose, inizio i post e poi finiscono in bozza: orribili.

Ho un altro piccolo problema: il tema del blog. L’avevo scelto con grande entusiasmo, mi piaceva molto. Io ho una mente che incasella e ordina, anzi, ho bisogno di incasellare e ordinare. Ma adesso mi sembra tutto troppo schematico. Vorrei cambiarlo ma non riesco a trovarne uno che mi soddisfi davvero. Quindi per il momento ce lo facciamo piacere e andiamo avanti. Che non posso mica aspettare di scrivere perché non mi piace il tema! Ce la farò, non ho soldi da investire e il tempo è sempre poco, ma ce la farò.

Immaginate quindi la mia situazione tra fatica a scrivere e posto ostico. Migliorerò, quando non lo so.

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Ho fatto un po’ di mercatini, imparo qualcosa ogni volta, conosco anche altre persone e mi diverto sempre molto. Certo, il fatto che io mi trascini una lombosciatalgia…da quando? Boh! Rende tutto molto più complicato ma è bello stare lì fuori tra la gente, proporre le mie cose, vedere cosa piace e cosa no.

Ed è così che ho conosciuto persone come Ana con i suoi asteroid, Stella con i suoi abiti meravigliosi (ve ne avevo parlato anche qui), Lisa che con la sua collega realizzano magliette, bavaglini ed altro per i nostri bambini, Anna l’avevo conosciuta online e poi ci siamo conosciute offline. Ma ho avuto il piacere di conoscere anche Giuditta e, facendo una serie di gaffe, anche Camilla di zeldawasawriter che ha messo una foto dei miei bavaglini sul suo seguitissimo blog (non vi dico la felicità!). E questo è solo un elenco parziale. Inoltre ho avuto modo di conoscere alcune persone che mi seguono sulla mia pagina Fb, che mi cercano ai mercatini perché hanno visto i miei lavori, gli sono piaciuti e vogliono acquistarli. Sono sempre stupita e onorata di tutto ciò.

Tra un mercatino e l’altro ho avuto poco tempo per dedicarmi al mio shop su Etsy. Ma, adesso che ho deciso di rallentare con i mercatini, lo riempirò un po’.

Ieri ho creato una sezione Sale/Sconti, perché amo cucire e cucio spesso più del dovuto.

Vi lascio, sperando un giorno di riuscire a scrivere un post che abbia argomenti più interessanti che questo. Per il momento la linea editoriale me la sogno!