Ho scoperto in questi giorni di avere una dote che non conoscevo: una buona resilienza.
La resilienza è quella capacità di far fronte ad eventi duri, traumatici, dolorosi, la capacità di ammortizzare il colpo. Beh! Io ammortizzo.
Dopo una pausa dovuta alla mia gravidanza, alla preparazione del parto e al dover affrontare alcuni problemi, eccomi di nuovo accanto alla mia amata macchina da cucire. Amica fedele. Risorsa indiscussa della mia vita.
Procedo barcamenandomi tra tutti gli impegni, tra cui quello di mamma di due splendidi bimbi, uno di solo due mesi e mezzo. Dovrei avere un piano editoriale e un piano per la produzione , forse dovrei focalizzare le mie forze in un percorso ben preciso. Niente di tutto questo è per il momento la mia realtà, non so se mai riuscirò ad essere così disciplinata. Quindi si procede inseguendo una linea guida ballerina nella mia testa, fatta di grandi folgorazioni e di voglia di fare.
Ho ripreso a cucire, dicevo, e ho ripreso proprio da loro, il mio punto forte del 2014/2015: i bavaglini.

Nuovi tessuti con nuove fantasie sono in arrivo, alcuni li ho già caricati sul mio negozio su Etsy, altri arriveranno a breve. La produzione è iniziata e non credo che mi fermerò presto! 😀
Non mi stanco mai di cucire i bavaglini. Ne sono proprio innamorata. In fondo io non cucio per soldi, non cucio per la gloria. Certo, non sono ipocrita, mi piacerebbe monetizzare questa passione ma, innanzitutto, io cucio perché mi piace. Se avessi voluto solo monetizzare avrei scelto un ambito con più margine e probabilmente farei altro.
Cucire mi diverte, mi rilassa. Mi piace l’idea di vedere un’idea diventare reale, tangibile. Amo studiare come realizzare un oggetto, progettarlo. Ho un debole per la scelta dei tessuti. E quando vedo che un oggetto piace, che è apprezzato, sono proprio soddisfatta.
Cucire cambia in meglio la mia vita.
E quindi sono ufficialmente tornata, auguro a tutti voi un buon inizio di qualcosa, un progetto, una speranza, un’idea. Gli inizi sono linfa vitale.