Ho acquistato questo libro in versione Kindle pagandolo una sciocchezza e l’ho letto d’un fiato qualche settimana fa, l’ho fatto sedimentare e adesso vorrei parlarne perché penso possa essere utile a chi come me ha un blog e una piccola attività da promuovere.
Partiamo dall’inizio, quando decisi di aprire questo blog ero molto confusa sugli argomenti che avrei trattato. In passato ho già tenuto un blog e so quanto possa essere difficile riuscire a trasformare piccoli eventi, piccole conquiste, piccole quotidianità, in qualcosa di interessante per i lettori. Per questo motivo sono rimasta attratta dal titolo di questo libro. Che devo dire non ha disatteso le mie aspettative.
Certo, la seconda parte parla molto di argomenti che non mi interessano, per il momento non ho ancora la necessità di organizzare conferenze stampa e l’ufficio stampa è incarnato nella mia persona (che si occupa anche di marketing, ricerca e sviluppo, produzione vera e propria, ecc.).
Il libro si occupa di indagare la metodologia di comunicazione della multinazionale Whirlpool. Ma credo che alcuni insegnamenti siano importanti anche per noi blogger/crafter.
Ecco cosa ho imparato:
#1. Il nostro lavoro può e deve diventare notizia. “Fare qualcosa e non comunicarlo equivale a non averlo fatto”.
#2. Esistono due classi di audience: la primaria e la secondaria. “La primaria è data dall’utente, dal cliente o dal pubblico che utilizza o compra un determinato prodotto/servizio o prende parte ad un certo evento e da quelli che ne sentono il racconto dei partecipanti e decidono di credervi (almeno in parte). La secondaria è costituita da coloro che, pur non essendo direttamente coinvolti, ne vengono a conoscenza grazie ai media che se ne occupano.”. Io sostituisco la parola “media”, con i social che utilizzo e ovviamente il blog. Quindi l’audience è data da chi conosce i nostri prodotti perché li ha visti con i propri occhi e da chi crede in quello che viene raccontato di noi, entrambe sono importanti, ma la seconda è molto più ampia della prima. Infatti: “Produrre un bene di elevata qualità può non significare nulla, se ciò non viene percepito adeguatamente dal potenziale acquirente.”. Quindi, non basta solo il passaparola di chi ha visto i nostri oggetti, ma è importante anche la percezione che diamo dei nostri lavori.
#3. Rendere interessante ciò che scriviamo e raccontiamo di noi. “[…] tutto può essere una storia. Ma perché una storia diventi notizia deve contenere almeno un elemento che la renda appetibile ai media.”. Nel nostro caso i media sono i lettori che possono decidere di condividere un contenuto, commentare, ecc…
#4. L’importanza della reputazione online e offline. “La reputazione si forma solo col passare del tempo, la si può perdere, ma non migliorare velocemente.”. La reputazione non corrisponde all’immagine dell’azienda. “[…] l’immagine dipende soprattutto dall’azienda, mentre la reputazione è soprattutto costruita dagli altri, ovviamente sulla base dei comportamenti e delle azioni compiute dall’organizzazione, e quindi dalla sua storia reale.”. “Una buona reputazione, è dimostrato, contribuisce ad orientare il comportamento del pubblico.”.
#5. Circa il rischio dell’autoreferenzialità. “E indovinate cosa sta agli antipodi della notizia? Giusto: l’autoreferenzialità.”. La “comunicazione istituzionale” è quella che l’impresa sviluppa per promuovere l’immagine di sé stessa, senza parlare dei prodotti e senza alcun obiettivo a breve termine di marketing e profitto. Quindi evitare di parlare sempre e solo dei propri prodotti, ma cercare di parlare di quello che c’è attorno alla propria azienda.
In questo modo, il fatto di usare delle pecore come tosa erba, ha fatto parlare i media della Whirlpool, facendo così notizia.
Raccontare una storia significa “trasformare la normalità in straordinarietà e la stabilità in eccezionalità.”.
Come avrete capito, ho preso questo libro e l’ho decontestualizzato adattando le informazioni al mio contesto (piccolo blog e piccola produzione handmade).
Credo che da esso si possano rubare delle idee e degli spunti e spero che ciò possa essere utile anche a voi.
Grazie per la recensione…è molto utile!!!
la comunicazione è un mondo tutto da esplorare!
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Sì, c’è tanto da imparare.
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Grazie per la condivisione
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E grazie a te per esserti fermata a lasciare un commento! 🙂
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